Piazza Armerina, base ideale e strategica per un Tour completo della Sicilia!
E' un comune capoluogo che si trova nel centro della Sicilia. In posizione di rilievo dominante sull'intera Valle del Salso, che si estende fino a includere la vicina Enna. Morfologicamente ricalca perfettamente le caratteristiche del territorio circostante, molto aspro e di composizione calcareo-argillosa.
Reperti dell'età del bronzo trovati nei pressi della città indicano che la zona è abitata fin dal IV millennio a.C. ed è possibile vedere molti resti dell'età antica nissena presso il parco archeologico di Gibil-Gabib.
I primi ad abitare nell'attuale luogo della città furono i Bizantini che nella seconda metà dell'VIII secolo probabilmente edificarono il castello di Pietrarossa, colpito pesantemente da un terremoto nel '500 rimasero in piedi solo i resti di tre torri, due delle quali sono visibili ancora oggi
Nel 1087, la città venne occupata dai Normanni, e divenne possedimento del Gran Conte Ruggero, che la trasformò in feudo per vari membri della sua famiglia e fondò l'abbazia in stile romanico di Santo Spirito, possiede notevoli elementi artistici, quali il fonte battesimale e i numerosi affreschi che ricoprono le pareti interne.
Nel 1553 fu costruito il Ponte Capodarso sul fiume Salso per facilitare le comunicazioni.
Percorso oggi dalla SS122, è ancora esistente e percorribile: addirittura è parte del tracciato della Coppa Nissena.
L'estrazione del zolfo è stata una attività dominante di Caltanisseta. Nei primi anni settanta venne meno il settore: la crisi irreversibile del settore, iniziata a partire dagli anni venti grazie al nuovo processo Frasch messo a punto negli USA, raggiunse in quegli anni il punto di non-ritorno e furono così chiuse anche le ultime solfare nissene. Oggi resta una importante area di archeologia industriale presso la vecchia La miniera di Trabonella, costituita in sottosuolo da strette gallerie e fornelli, e all'esterno dagli argani e dall'impianto di trattamento del materiale estratto, forni Gill e separatori a flottazione.
Altre opere di archeologia industriale da visitare sono il gasometro, che serviva a produrre il gas di città per l'illuminazione pubblica della città; e poi i molini e i pastifici.
Pesantemente bombardata dagli alleati anglo-americani il patrimonio architettonico della città subì gravi danni, tra i monumenti danneggiati o distrutti vi furono la cattedrale con un parziale crollo della volta della navata centrale, affrescata dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans.
Caltanissetta è anche sede di molti corsi di laurea legati all'università di Palermo, Catania e della Lumsa di Roma.
Reperti dell'età del bronzo trovati nei pressi della città indicano che la zona è abitata fin dal IV millennio a.C. ed è possibile vedere molti resti dell'età antica nissena presso il parco archeologico di Gibil-Gabib.
I primi ad abitare nell'attuale luogo della città furono i Bizantini che nella seconda metà dell'VIII secolo probabilmente edificarono il castello di Pietrarossa, colpito pesantemente da un terremoto nel '500 rimasero in piedi solo i resti di tre torri, due delle quali sono visibili ancora oggi
Nel 1087, la città venne occupata dai Normanni, e divenne possedimento del Gran Conte Ruggero, che la trasformò in feudo per vari membri della sua famiglia e fondò l'abbazia in stile romanico di Santo Spirito, possiede notevoli elementi artistici, quali il fonte battesimale e i numerosi affreschi che ricoprono le pareti interne.
Nel 1553 fu costruito il Ponte Capodarso sul fiume Salso per facilitare le comunicazioni.
Percorso oggi dalla SS122, è ancora esistente e percorribile: addirittura è parte del tracciato della Coppa Nissena.
L'estrazione del zolfo è stata una attività dominante di Caltanisseta. Nei primi anni settanta venne meno il settore: la crisi irreversibile del settore, iniziata a partire dagli anni venti grazie al nuovo processo Frasch messo a punto negli USA, raggiunse in quegli anni il punto di non-ritorno e furono così chiuse anche le ultime solfare nissene. Oggi resta una importante area di archeologia industriale presso la vecchia La miniera di Trabonella, costituita in sottosuolo da strette gallerie e fornelli, e all'esterno dagli argani e dall'impianto di trattamento del materiale estratto, forni Gill e separatori a flottazione.
Altre opere di archeologia industriale da visitare sono il gasometro, che serviva a produrre il gas di città per l'illuminazione pubblica della città; e poi i molini e i pastifici.
Pesantemente bombardata dagli alleati anglo-americani il patrimonio architettonico della città subì gravi danni, tra i monumenti danneggiati o distrutti vi furono la cattedrale con un parziale crollo della volta della navata centrale, affrescata dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans.
Caltanissetta è anche sede di molti corsi di laurea legati all'università di Palermo, Catania e della Lumsa di Roma.