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Modica Palazzo Grimaldi


Il Palazzo Grimaldi fu costruito nelle forme attuali intorno alla seconda metà dell'Ottocento, dopo l'alluvione del 1833 che causò molte distruzioni e nove morti e compromise anche le costruzioni presenti in quest'area. Essendo edificato sull'alveo del fiume Janni Mauro, coperto dopo l'altra disastrosa alluvione del 1902, richiese fondamenta particolarmente solide e profonde. Sorse su un "tenimento di case grandi", cioè su costruzioni che non formavano una struttura organica e omogenea.

Di stile sobrio ed elegante, ereditato e abitato fino alla sua morte da Giovan Pietro Grimaldi (tranne il secondo piano), si presenta con una facciata caratterizzata dalle due serliane del partito centrale, segnate da due stemmi nobiliari per piano, cui corrispondono all'interno decorazioni in trompe l'œil con figure di uccelli su un pergolato.
L'interno è di particolare pregio; si segnala soprattutto l'alcova della camera da letto, che contribuisce a dare suggestioni sul modus vivendi di una famiglia aristocratica di fine Ottocento.

Nei corpi edilizi posteriori del palazzo, collegati tramite un tipico ponticello coperto, ha sede la sezione di Scienze Agronomiche del DISPA (Dipartimento di Scienze Agronomiche, Agrochimiche e delle Produzioni Animali) dell'Università di Catania; nel terrazzo interno si trovano due meridiane, una delle quali realizzata da Giovan Pietro, appassionato cultore di gnomonica, orologeria e costruzione di orologi solari, che amava disseminare nelle sue abitazioni. Infine, sulla stradina di collegamento con la retrostante via Clemente Grimaldi venne concepita una cappella di famiglia dedicata a San Cristoforo, con una delicata facciata dotata di un piccolo campanile.

da fondazionegrimaldi


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