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Convento dei Cappuccini e la cripta a Savoca Messina


Il convento dei Cappuccini e la cripta (XVII secolo)

I frati cappuccini, su iniziativa di padre Girolamo da Montefiore e di padre Girolamo da Castello, fondarono in Savoca, nel 1574, il loro primo convento, edificandolo su di un terreno donato dal sacerdote don Giovanni Coglituri; era dedicato a sant'Anna. Si trovava ad una certa distanza dal centro abitato, in località Cucco-Santa Domenica.
Ai primi del Seicento, però, questo sito dovette essere abbandonato, poiché estremamente soggetto a frane, si optò per un luogo più sicuro e più vicino al centro abitato. L'odierno convento venne edificato tra il 1603 ed il 1614, ad opera del padre generale Lorenzo da Brindisi e del padre provinciale Girolamo da Polizzi. Al pari di quello dei domenicani, tra il XVII ed il XIX secolo, ebbe grande rilevanza culturale nell'ambito della società savocese, costituendo il punto di riferimento per la formazione umanistica, scientifica e giuridica dei pochi privilegiati che in quegli anni avevano la possibilità di studiare.
La chiesa annessa al maestoso edificio del convento, è dedicata a San Francesco d'Assisi, al suo interno racchiude varie opere di grande pregio artistico e storico. La cripta dei cappuccini realizzata agli inizi del Seicento nei sotterranei della chiesa del convento e dell'antistante piazzetta, ha un'ampiezza di m. 14x4,25; racchiude 37 cadaveri mummificati appartenenti a patrizi, avvocati, notai, possidenti, preti, monaci, abati, medici, poeti, magistrati, una nobildonna e tre bambini, tutti appartenenti alla ricca e potente aristocrazia savocese; ha suscitato, nel corso del XX secolo, l'interesse di molti illustri scrittori, come Ercole Patti, Leonardo Sciascia e Mario Praz.

fonte wiki


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