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Chiese di Gagliano Castelferrato Enna


Chiesa Madre San Cataldo
La chiesa, posta proprio sotto l'antico e imponente castello rupestre, sembra risalire ai primi anni del XIV secolo ed è dedicata a San Cataldo vescovo, patrono del paese. Il prospetto in pietra calcarea, è ornato con un portale con colonne che sorreggono una nicchia che custodisce la statua del Santo. L'interno, ad aula unica con ampie cappelle laterali, in alto si scorge il seicentesco tetto ligneo a cassettoni.

Chiesa Santa Maria delle Grazie
Altare della chiesa Santa Maria delle Grazie con bassorilievo in bronzo, opera inedita dell'Artista Dino Cunsolo.
Ambone della chiesa Santa Maria delle Grazie. La scultura in bronzo raffigura la scena "noli me tangere", l'incontro tra Cristo risorto e santa Maria Maddalena. L'opera è dell'artista Dino Cunsolo.

La chiesa che vediamo oggi è stata edificata negli anni 50 sulle rovine della precedente struttura seicentesca minata durante la seconda guerra mondiale. Nelle pareti laterali troviamo le statue di San Giuseppe, Sacro Cuore, Madonna delle grazie e Gesù Infante. L'unica cappella nella chiesa è dedicata alla Madonna del Rosario. La statua della Madonna del Rosario è una delle poche cose che furono salvate dalla chiesa prima che venisse minata il 30 luglio del 1943. Di interesse artistico è anche il bassorilievo in argento raffigurante il Buon Pastore, anch'esso scampato al crollo della chiesa, è oggi incastonato nella porta del Tabernacolo sul presbiterio. Dal 2017 la chiesa è dotata di un nuovo ambone e di un nuovo altare entrambe opere uniche dell'artista Dino Cunsolo. L'ambone raffigura l'incontro tra Cristo risorto e la Maddalena nella famosa scena di "noli me tangere". L'altare raffigura i santi legati alla storia di questa chiesa: San Cataldo vescovo e patrono di Gagliano Castelferrato, santa Teresa d'Avila riformatrice dell'ordine carmelitano il cui convento era annesso alla chiesa, san Sebastiano martire la cui statua fu per anni presso un altare laterale e santa Maria delle grazie titolare della chiesa. Questi santi, in cammino sulla strada della Croce di Cristo, guardano verso l'Agnello adagiato sul libro con i sette sigilli.

Chiesa Santa Maria di Gesù
La chiesa e il convento annesso furono fatti costruire intorno al 1658 per volontà del principe Ferdinando Lancillotto Castelli. La chiesa si presenta ad unica navata, con coro posto su un livello differente rispetto al resto della chiesa. Colpisce, entrando, la maestosità della tela raffigurante Maria coronata da angeli, e ammirata dai santi Francesco, Cataldo, Maurizio e Chiara. Di rilievo è la custodia di respiro settecentesco posta al centro del presbiterio. Le altre due tele ai lati raffigurano San Cataldo in preghiera e di Santa Geltrude Comensoli. Nelle pareti laterali sono stati costruiti altri altari, partendo da sinistra troviamo le spoglie di San Maurizio martire conservate in un'urna di rilievo artistico. A seguire un Crocefisso attribuibile alla scuola del Beato Umile da Petralia, contornato da affreschi. Conclude l'altare di Sant'Antonio da Padova. Sul lato destro, troviamo l'affresco e la tela raffiguranti due momenti della vita di S. Pasquale Baylon. Segue la statua in marmo della Madonna di Gesù, con affreschi a contorno. Conclude l'altare del bambino di Praga.

Chiesa Sant'Agostino
La chiesa di Sant'Agostino fu probabilmente edificata al posto di un refettorio dedicato a San Giovanni Battista. Fino al dopoguerra era anche dotata di campanile e convento, poi demoliti perché pericolanti. Sull'altare troviamo una tela del seicento che raffigura Sant'Agostino e Santa Monica che ricevono la cintura dell'ordine dalle mani della Madonna. Negli altari laterali ci sono altre due tele, una raffigura San Giovanni Evangelista rapito in estasi durante la visione dell'apocalisse, e l'altra riporta San Tommaso da Villanova raffigurato del gesto di distribuire elemosina ai poveri. Nella chiesa proviamo anche la preziosa statua di San Giovanni Battista attribuita al Li Volsi da Nicosia, e la cinquecentesca statua di Santa Maria Maddalena. Di elevato valore devozionale sono anche i simulacri della Madonna Addolorata (ottocento) e di Santa Rita da Cascia (prima metà del novecento). Completano la nostra panoramica un Crocefisso e l'ormai celata statua di San Nicola da Tolentino.

Chiesa di San Giuseppe
La chiesa di San Giuseppe fu fatta costruire nel 1630 dal sacerdote Pietro Leto, come si rileva da un'iscrizione incisa su una pietra posta sul frontespizio del portale d'ingresso. Nel suo esterno, l'edificio si presenta in uno stile semplice e sobrio, mentre il suo interno, costituito da un'unica navata, è arricchito da alcuni elementi decorativi come cornici e stucchi che gli danno un afflato, per certi versi, baroccheggiante. Particolarmente rilevante è la policromia delle pareti e degli archi caratterizzata dall'azzurro, dall'ocra e dal rosa che sono emersi da qualche anno a questa parte dopo alcuni lavori di pulitura. Colpisce per la bellezza e per l'originalità la custodia lignea decorata in oro, collocata sull'altare così come la tela rappresentante la natività posta sul presbiterio. Altre opere prominenti sono il crocifisso ligneo, situato sulla parete sinistra, il gruppo scultoreo della Sacra Famiglia e la statua della Madonna del Carmelo, posta sul lato destro. Le pareti laterali sono parimenti arricchite da tele considerevoli sia per la bellezza sia per particolarità decorativa delle cornici; alcune hanno anche un grande valore storico poiché originariamente appartenevano ad alcune chiese (Sant'Antonio Abate e Santa Maria Lo Piano, oggi diroccate) e ne testimoniano l'esistenza e il valore.

fonte wikipedia


Chiese di Gagliano Castelferrato Enna




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